India, forse più facile l'acquisizione di terreni

Da tempo l'India destina alle aziende straniere una pletora di facilitazioni qualora investano nel Paese ma resta molto alto il numero di progetti che rimangono in una fase di stallo a causa dei regolamenti che inibiscono l'acquisizione di terreni.

La Land Acquisition Reform Acquiring non è mai stata semplice e l'acquisizione di terreni in India ha sempre risentito della legislazione coloniale, il Land Acquisition Act appunto, varata nel 1894 e rimasta in vigore sino al 2013.

Progetti per un valore di US$300 miliardi sono da tempo irrealizzati a causa delle grosse difficoltà determinate dalle mancate acquisizioni di terreni.

 

Forse però qualcosa sta cambiando.

 

Nelle ultime settimane infatti il governo dell'India ha varato 2 iniziative che, perlomeno nelle intenzioni, renderanno più facili per molte imprese le acquisizioni e le riqualificazioni di terreni.

Le iniziative promosse dal governo dell'India e contenute nel pacchetto "Make in India" sono infatti state preparate per migliorare le condizioni degli investitori nel settore manifatturiero e modificheranno quelle considerazioni determinanti che precedono qualsiasi investimento.

Ad esempio verranno risolti positivamente svariati aspetti onerosi legati all'acquisizione ed all'utilizzo di terreni qualora i progetti vengano realizzati in aree dell'India non ancora in fase di sviluppo.

In aggiunta, le riforme annunciate riguarderanno anche la natura delle dispute attualmente in corso sui terreni.

 

Malgrado tutto, la regolamentazione inerente all'acquisizione di terreni e le normative ambientali rimangono questioni estremamente delicate ed in questo contesto i servizi legati all'accesso al mercato ed alla consulenza alle imprese rimangono prioritari per le imprese determinate ad investire in India.